“CalendART” Ottobre 2016, i migliori eventi autunnali in Italia

Cari lettori,

perdonate l’assenza, stiamo ancora cercando di ripartire dopo il lungo periodo di ferie :). La nostra rubrica “CalendART” invece come sempre è immancabile, la stagione autunnale è ripartita e dunque vediamo quali sono le sorprese del mese.

Reggio Emilia, 1 ottobre – 13 novembre 2016

La Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO presenta la personale di Enrico Della Torre, apprezzato a livello nazionale ed internazionale sia come pittore che come incisore.
Il titolo del progetto – “Figuratività dell’Invisibile” – fa riferimento ad una definizione coniata da Vittorio Sereni nella seconda metà degli anni ’70. Un’espressione che, ad oltre trent’anni di distanza, presenta carattere di grande attualità e pertinenza alle opere di recente produzione. Partendo da “Il dato di base, indagato e scomposto (…) che si traspone in una diversa struttura, si articola in altra realtà” (Sereni)Della Torre è giunto ad “una figurazione dell’invisibile navigando tra gli opposti scogli dell’enigma formale e della gratuità dei significati” (Roberto Tassi). In esposizione, una ventina di dipinti di piccole e medie dimensioni oltre ad alcune grandi tele, tutte realizzate dagli anni ’70 ad oggi. Una pittura estremamente calibrata, fatta di linee e di forme geometriche, ma capace di preservare una dimensione umana, una visione interiore in cui il riferimento oggettuale viene integrato dalla memoria e dall’immaginazione, trasportando lo spettatore in un “altrove” mutevole e visionario. La mostra è parte della III edizione della rassegna “In Contemporanea” che vede l’apertura congiunta della stagione espositiva autunnale in sette gallerie d’arte della città, in collaborazione con il Comune e i Musei Civici di Reggio Emilia.

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Roma, 1 ottobre – 10 dicembre 2016

Tra gli artisti brasiliani più rinomati, Adriana Varejão è molto nota per la sua riflessione incisiva sulla storia e la cultura del Brasile, come rappresentato nella serie dei suoi dipinti “Maiolica” iniziata nel 1988. Queste opere particolarmente creative simulano gli azulejos ovvero le maioliche dipinte che, attraverso vicissitudini legate al commercio e alla colonizzazione, congiungono il Brasile con il Portogallo. Le grandi opere dell’artista sono realizzate in gesso e pittura a olio su tela. Uno strato generoso di gesso è applicato sul fondo delle tele e poi lasciato ad asciugare. Durante il processo di essiccazione, iniziano ad apparire delle crepe che, come nate da un fenomeno geologico naturale, rendono ogni superficie unica ed irripetibile. I lavori in mostra a Roma pensati appositamente per l’occasione, sono i più grandi dipinti-maiolica che Varejão abbia prodotto finora (180 cm quadrati). I motivi sono resi in sfumature leggere di blu e bianco a seconda dei singoli riferimenti storici, e ingranditi fino al punto in cui iniziano a dissolversi in opulenti gesti astratti. In questa occasione, Varejão è stata invitata a presentare Transbarroco (2014), la sua unica installazione-video multi-canale all’Accademia di Francia a Roma, Villa Medici, all’interno di Art Club, un progetto a cura di Pier Paolo Pancotto e parte di un’ampia iniziativa culturale intitolata “I giovedì della Villa – Questions d’art”.

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Lugano, 2 ottobre 2016 – 22 gennaio 2017

Il Museo d’arte della Svizzera italiana – in parallelo alla mostra dedicata a Paul Signac (visitabile fino all’8 gennaio 2017) – prosegue la sua riflessione sugli sviluppi della pittura moderna e contemporanea attraverso “Antonio Calderara. Una luce senza ombre”, una retrospettiva a dedicata al maestro della pittura aniconica a cura di Elio Schenini. Grazie a un’accurata indagine critica, si rileva la dimensione atemporale della sua produzione pittorica, parallelamente all’attualità della poetica dell’artista. La mostra comprende quasi 200 opere che permettono di documentare nella sua interezza la singolare traiettoria che questo artista ha disegnato all’interno del panorama artistico italiano del Novecento. L’allestimento vuole evidenziare il valore internazionale della ricerca astratta di Calderara, la quale non conosce molti altri esempi in area italiana per la sua radicalità, ma è perfettamente in sintonia con le coeve esperienze europee che tendono al grado zero della pittura.

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Napoli, 5 – 9 ottobre 2016

Al via nel capoluogo partenopeo la nuova edizione di Artecinema, 21ª edizione del festival internazionale di film sull’arte, a cura di Laura Trisorio. L’inaugurazione avrà luogo mercoledì 5 ottobre alle ore 20.00 al Teatro San Carlo, dal 6 al 9 ottobre invece, le proiezioni proseguiranno al Teatro Augusteo. Per la partecipazione alla serata inaugurale sarà necessario accreditarsi on line sul sito www.teatrosancarlo.it o direttamente presso il botteghino del teatro pagando un diritto di prenotazione di € 7. Con un giorno in più di proiezioni questa edizione è stata ampliata per dare spazio a un maggior numero di film e approfondire nuovi temi: sarà presentata una selezione di documentari sui maggiori artisti, architetti e fotografi degli ultimi cinquant’anni, suddivisi nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia. Il Festival Artecinema conferma inoltre anche quest’anno il suo impegno nel sociale organizzando proiezioni e incontri con i registi:
giovedì 6 ottobre ore 10
talk con i fotogiornalisti Massoud Hossaini e Farzana Wahidy protagonisti del documentario Frame by Frame e con la regista Mo Scarpelli

venerdì 7 ottobre ore 10
proiezione del film Les génies de la Grotte Chauvet in presenza del regista Christian Tran (per gli studenti)
proiezione del film Garden in the Sea presso l’Istituto Penale Minorile di Nitida (per i detenuti)

venerdì 7 ottobre ore 10
workshop con i fotogiornalisti Massoud Hossaini e Farzana Wahidy (per gli studenti dell’Accademia di Belle Arti)

sabato 8 ottobre ore 10
proiezione del film Garden in the Sea presso la Casa Circondariale di Secondigliano

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Milano, 7 – 9 ottobre 2016

Torna la II edizione di Milano Scultura, l’unica fiera in Italia che indaga in maniera esclusiva il linguaggio delle arti plastiche declinate secondo linguaggi che spaziano da tecniche e materiali più tradizionali – marmo, ceramiche e porcellane, fusioni in bronzo e altri metalli – fino alle installazioni multimediali, ai ready-made, alle evoluzioni della public art. Un progetto che riunisce in uno degli spazi più innovativi della città 30 realtà, tra gallerie, spazi non profit, accademie d’arte e singoli artisti. Gli espositori, selezionati dal direttore artistico Valerio Dehò, interpretano i 1000 mq dell’Ex Locale Cisterne della Fabbrica del Vapore, oggetto di recente restauro, secondo un modello che aggiorna il format della fiera tradizionale: senza la tipica divisione in booth e padiglioni, costruendo un dialogo tra le diverse opere che avvicina l’esperienza di visita a quella di un’esposizione di carattere museale.

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Venezia, 9 ottobre – 10 dicembre 2016

Il Gruppo Boiler torna sulla scena veneziana con la nuova mostra collettiva “Call for Creativity “ presso il Françoise Calcagno Art Studio nel cuore del Ghetto Ebraico di Venezia. A cura di Martina Campese e Giulia Ferrari, la mostra vuole essere un invito nei confronti degli artisti a riflettere sulla propria funzione sociale e culturale, sulla loro capacità di leggere, interpretare e ricreare la realtà che li circonda. Il vernissage avrà inizio alle ore 17.00 presso la sede espositiva nel Campo del Ghetto Nuovo e sarà occasione di incontro e confronto con gli stessi artisti.

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Pordenone, 15 ottobre – 20 novembre 2016

 

Mario De Biasi, scomparso nel 2013, fu per oltre quarant’anni protagonista della fotografia europea soprattutto per la rivista “Epoca”, con instancabile entusiasmo ed eroismo, come nel memorabile reportage sulla rivolta ungherese del 1956. Il settimanale allora diretto da Enzo Biagi, tra il 23 e il 24 ottobre 1956 inviò De Biasi a Budapest, dove rimase, unico fotografo europeo con Erich Lessing, per ore sotto il fuoco dei rivoluzionari, documentando l’ingresso dei carri armati sovietici, i massacri, la rabbia, i morti impiccati nelle strade e il dolore della popolazione. Il risultato di questo breve ma intenso soggiorno è “Mario De Biasi. Budapest 1956”, testimonianza dei fatti che infiammarono la capitale ungherese quell’anno.

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Reggio Emilia, 16 ottobre 2016 – 2 aprile 2017

La mostra “Geometria figurativa” alla Collezione Maramotti, include le opere di nove artisti che possono rappresentare l’astrazione o, ugualmente, astrarre la rappresentazione.
In questa prospettiva, geometria e figurazione sono intrecciate: le forme sfumano, la geometria si piega su se stessa, emergono pattern, mentre la figurazione fa riferimento a corpi nello spazio – corpi che si protendono per poi recedere – così come ai numeri e al loro registro temporale (per esempio il numero dei secondi in un giorno).
Il tempo è anche uno dei temi di questa mostra. Tutte le opere sono dipinte a mano, in alcuni casi wet-into-wet, con diverse applicazioni sulla pittura ancora fresca, per essere completate in una singola seduta. Dato che molti di esse non rivelano il loro contenuto immediatamente ma in modo graduale, esiste un elemento temporale fra l’immagine e la sua ricezione, fra lo spettatore e l’opera. In un periodo in cui a qualsiasi cosa appesa al muro si concede immediatamente lo status di dipinto, in cui ci troviamo davanti a “dipinti” che sono stati realizzati senza pittura, creati con stampanti e scanner, o con l’assistenza della natura, sbiancati dal sole e macchiati dalla pioggia: una pratica pittorica impegnata e pensata che invece di essere scartata come reliquia del passato, diventa presente come mai prima d’ora.

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Milano, 20 ottobre – 6 novembre 2016

Con numerose novità torna anche quest anno “Video Sound ART”, il festival milanese dedicato all’innovazione e all’arte contemporanea diretto da Laura Lamonea e giunto alla sua VI edizione. Realizzato con il sostegno del Comune di Milano, della Regione Lombardia e di Pro Helvetia – fondazione svizzera per la cultura – il festival si svolge con una struttura reticolare che si sviluppa sul territorio cittadino milanese, toccando cinque differenti sedi: l’Institut Français Milano, il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci”, Villa Simonetta, il Teatro Franco Parenti, il Museo del Design 1880 -1980. Dopo aver indagato il rapporto tra l’uomo e la mappa in tutte le sue possibili varianti e rappresentazioni, quest anno Video Sound Art abbandona il razionale e guarda all’interruzione del pensiero logico e al perturbante freudiano, sentimento enigmatico, insieme pericoloso e familiare. “TA EROTIKA. Hidden doors” è il tema che sarà indagato da sette artisti internazionali mescolando linguaggi diversi: il video, la scultura, l’installazione e l’azione performativa. Il collasso della ragione di fronte all’oggetto erotico, “Ta erotika” appunto, mentre “Hidden Doors” identifica proprio l’elemento perturbante, lo spaventoso che riaffiora e che invece sarebbe dovuto rimane segreto: l’arte diventa così la via privilegiata di accesso all’evento erotico. Gli artisti conducono lo spettatore all’incontro con l’oggetto d’amore, all’interno di spazi non convenzionali ma che proprio in virtù di quell’atto artistico, e dialogando con esso, acquistano un valore e un significato nuovi. Il festival, che da sempre promuove i linguaggi innovativi e le pratiche di contaminazione creativa, intende favorire lo scambio di competenze tra gli artisti. In questa edizione lo fa anche attraverso un’inedita collaborazione tra lo staff di VSA e 4 degli artisti partecipanti- Ugo la Pietra, Bibi Yamamoto, Nour Awada e Cleo Farinelli – ciascuno dei quali impegnato alla realizzazione di un installazione interattiva prodotta ad hoc per il festival. In collaborazione con la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado inoltre, verrà presentato anche un articolato programma di concerti – dalle esibizioni di quartetti d’archi a performance di musica antica – che faranno da cornice e contrappunto alle vernici presentate in tutte le sedi del festival.

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Venezia, 21 ottobre – 20 novembre 2016

La Fondazione Bevilacqua La Masa inaugura a fine mese la mostra “Societies on the Move”, creata con gli artisti selezionati durante il concorso Internazionale di Illustrazione e Grafica sociale e composta dai lavori di 40 grafici selezionati tra le 335 proposte arrivate in due mesi di concorso. Lo spostamento di persone e popoli è il fil-rouge della mostra: una forza che mette in discussione la fruizione di risorse e diritti comuni e allo stesso tempo impone una cittadinanza attiva e consapevole. Il rispetto dell’ambiente, le scelte di consumo, le dinamiche produttive e i processi istituzionali fanno da sfondo a un approccio ora serio, ora sarcastico. La selezione portata in mostra presenta sguardi e visioni estremamente diversificate: dai segni grafici concisi e secchi, alla forza del dettaglio; dal dinamismo delle illustrazioni analogiche, all’immediatezza delle grafiche digitali; dall’illustrazione per i più piccoli, a immagini iconiche e complesse. Questi sguardi freschi e inediti guardano al futuro raccontandolo sullo spazio neutro della pagina e caricandolo di propositi, immaginari, denunce ed energie. Le opere dei selezionati verranno stampate su carta FAVINI, nelle linee Crush e Remake. Favini, inoltre, individuerà 12 immagini in modo indipendente dai giudizi della giuria, da utilizzare per la realizzazione di un calendario per l’anno 2017.

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Firenze, 27 – 30 ottobre 2016 

Firenze a fine mese si colora di un’atmosfera magica: arriva infatti la VII edizione di Florence Creativity, la fiera della creatività rivolta a tutti coloro che amano creare, osservare, imparare e a chi vuole trascorrere piacevolmente un po’ del proprio tempo tra colori, materiali e mille idee per regali natalizi particolari e originali. Tessuti e filati da lavorare, l’incanto del decoupage e dello shabby per personalizzare le proprie abitazioni, bijoux da realizzare in modo esclusivo con componenti di qualità…e molto altro ancora! Espositori selezionati proporranno il meglio della loro ricerca nell’ambito della creatività e metteranno a disposizione la loro esperienza con preziosi consigli e con un ricco calendario di dimostrazioni e corsi che renderanno le vostre mani capaci di realizzare ciò che la vostra ispirazione vi suggerisce. Un’esperienza da non dimenticare che sicuramente vi renderà consapevoli delle vostre capacità creative e decorative e arricchirà il vostro bagaglio di emozioni.

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Milano, 27 ottobre 2016 – 27 febbraio 2017

La mostra “Pietro Paolo Rubens e la nascita del Barocco” a cura di Anna Lo Bianco, sottolinea le influenze di Rubens sugli artisti italiani più giovani, protagonisti del Barocco, come Pietro da Cortona, Bernini, Lanfranco e Luca Giordano, senza tralasciare nel contempo quelle esercitate sul pittore dall’arte antica e dalla pittura cinquecentesca. Per rendere chiaro e lineare questo tema complesso, l’esposizione si concentra su opere di Rubens assolutamente esemplificative di questi temi, con confronti evidenti tra i suoi dipinti, alcune sculture antiche, alcune opere di grandi pittori rinascimentali e di altri artisti barocchi.

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Un mese ricchissimo di attività davvero da non perdere. Vi ricordiamo che potete trovare tutte le info circa i costi e gli orari dell’evento che più vi interessa tra le nostre info qui in basso, i link sono in ordine di apparizione. A presto con altre recensioni e notizie artistiche!

 

 

fonti: www.artribune.com; http://www.arte.it

info: http://www.duemilanovecento.it; www.gagosian.com; www.masilugano.ch; http://www.artecinema.com; www.stepartfair.com; https://gruppoboiler.wordpress.com; http://www.craf-fvg.it; http://www.collezionemaramotti.org; http://www.videosoundart.com; http://www.bevilacqualamasa.it/home; http://www.florencecreativity.it; http://www.palazzorealemilano.it